Tutti pazzi per lo sciroppo di sambuco, la stagione si è fatta calda e la necessità di bere qualcosa di fresco è ormai impellente, e la soddisfazione di farlo con qualcosa di prodotto autonomamente per molti è un richiamo irresistibile.
Ed è così che da qualche anno prende sempre più quota la produzione casalinga dello sciroppo fatto coi fiori di sambuco, che poi viene utilizzato principalmente per produrre un fresco aperitivo insieme al vino bianco. A dare notorietà alla tipologia, è l’Hugo che tutti i frequentatori dell’Alto Adige conoscono. Ma gli usi di questa fresca preparazione sono in realtà anche diversi, molto buono per esempio è anche l’utilizzo per insaporire per esempio lo yogurt.
Di ricette per prepararlo è piena la rete, ingredienti principali sono ovviamente i fiori di sambuco, lo zucchero, degli ottimi limoni possibilmente biologici, lo zucchero e per alcuni anche l’acido citrico.
Non ci concentreremo qui a darvi una ricetta, quanto più qualche consiglio per far fruttare al meglio le tante versioni che trovate su internet e che potrebbe scegliere a vostro piacimento.
Sicuramente massima cura va riservata alla scelta dei fiori di sambuco e al loro riconoscimento: attenzione alle possibili confusioni più che altro con il sambuco erbaceo che, a differenza di quello arboreo è velenoso. Una volta individuata bene la pianta, che cresce solitamente in luoghi freschi e ombrosi, bisogna scegliere i fiori più belli e raccoglierli. Attenzione particolare va riservata anche al limone che deve essere di qualità; un consiglio è quello di non eccedere nella quantità di limoni e piuttosto di integrare un po’ con l’acido citrico, semplicemente per evitare che i limoni cedano il loro aroma in modo eccessivo, adombrando quello più delicato del fiore di sambuco.
Altro consiglio è quello di scrollare lievemente i fiori per scaricare eventuali piccoli insetti e anche l’eccessiva quantità di polline che comunque ritroverete in fondo alla bottiglia e quindi andrà poi in qualche modo filtrato.
La preparazione di solito richiede 2 fasi: una di infusione e l’altra di bollitura, dopo di quale avviene l’imbottigliamento. A quel punto lo sciroppo è pronto per essere utilizzato in associazione ad altre bevande o anche solo ad acqua, per rinfrescare i caldi pomeriggi dell’estate che sta arrivando!