HomeCocktail RicetteSea Breeze, beverino, fresco e di immediata preparazione. Ricetta

Sea Breeze, beverino, fresco e di immediata preparazione. Ricetta

Il Sea Breeze appartiene alla lista Iba dal 2004. “Si tratta di un cocktail particolarmente apprezzato in certi Paesi come la California”, afferma Giorgio Fadda, presidente Iba.

Sea Breeze Dal tenore alcolico basso, a base di vodka, spremuta di pompelmo e succo di cranberry, il Sea Breeze è nato negli anni ’60 quando la cooperativa Ocean Spray decise di promuovere sul mercato il succo di mirtillo rosso americano, suo principale prodotto.

Tendente al dolce, il Sea Breeze è un cocktail beverino, fresco e di immediata preparazione.

Ricetta Iba
Tecnica:
Build
Bicchiere:
Tumbler alto
Ingredienti:
40 ml vodka
30 ml spremuta fresca di pompelmo
120 ml succo di cranberry fresco
Decorazione:
ciliegina

Sea Breeze
Il bar manager Frank Formicola
Frank Formicola bar manager del Fly Lounge Bar di Positano suggerisce di prepararlo con la tecnica Shake and Strain e di servirlo con un blocco di ghiaccio piramidale guarnendolo con dei mirtilli freschi.

 

Fly Lounge Bar & Rada di Positano in 60 secondi

La vera sorpresa, comunque, sono i piatti dello chef Nunzio Spagnuolo. Che non vi deluderà. E che spinge anche gli abbinamenti tra food e drink. Gin Tonic e Vodka Tonic in primis, che ben si sposano con la sua cucina. Ma non solo. Sono in realtà diversi i drink originali firmati dal barmanager Frank Formicola che al banco è aiutato dalla giovane e promettente barlady Giada Greco caratterizzati da un tenore alcolico medio basso e da un gusto adatto ad accompagnare i piatti dello chef. Il comune denominatore: la macchia mediterranea. Un esempio su tutti: il Fly Me In To The Moon con 30 cl di Italicus, 2 dash di orange bitter, top di prosecco e sorbetto di limone di Sorrento.

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Nicole Cavazzuti
Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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