Cerevisia 2023: i vincitori della decima edizione del concorso che premia la birra artigianale italiana di qualità.
In un mercato birrario sempre più affollato e competitivo, che oggi presenta molte birre di qualità, distinguersi non è facile: marketing e comunicazione sono ormai diventate delle leve commerciali alle quali anche i birrifici più piccoli devono sottostare se vogliono crescere.
Tuttavia, mentre per le multinazionali con budget enormi a disposizione c’è solo l’imbarazzo della scelta tra campagne pubblicitarie e sponsorizzazioni di grandi eventi sportivi, come la Champions League e la Formula Uno, per i birrifici artigianali il gioco è decisamente più difficile.
Una buona soluzione, oltre a curare ovviamente la qualità dei prodotti e dei packaging e all’immortale, ma sempre valido, passaparola sono i concorsi birrari, ovvero quelle competizioni che, come per il vino e i distillati, mettono a confronto davanti a una giuria di esperti che assaggia rigorosamente alla cieca, i diversi prodotti brassicoli iscritti e suddivisi in categorie.
Ottenere una medaglia o un punteggio eccellente in un concorso può voler dire aumentare le vendite della birra premiata e, se non altro, poter concentrare la comunicazione o i piccoli investimenti pubblicitari sulla stessa che potrebbe fare aumentare le vendite anche delle altre referenze dell’azienda premiata.
Senza dubbio, i birrifici che propongono prodotti di qualità affidandosi a metodi di lavorazione artigianale rappresentano un’eccellenza nel mondo birrario nazionale: un settore che, come abbiamo visto più volte, da due decenni a questa parte è in continua espansione.
Il Premio Cerevisia nasce dieci anni fa proprio per sostenere questo fenomeno, specie per supportare i giovani che si affacciano a questo mondo, affiancarli nella loro crescita e seguirli nei percorsi di produzione ispirati alla qualità dove si fondono la tradizione brassicola italiana e l’innovazione.
E’ stato istituito dal BaNAB (Banco Nazionale di Assaggio delle Birre), dalla Regione Umbria, dal CERB (Centro di Ricerca per l’ Eccellenza della Birra dell’Università degli Studi di Perugia), dal Comune di Deruta (Perugia) e da AssoBirra, l’ Associazione dei birrai e dei maltatori.
Questo contest si distingue dalle altre iniziative di settore per la sua valenza scientifica, che ne garantisce il percorso valutativo di selezione (valutazione merceologica delle birre condotta presso l’istituto di ricerca CERB e successiva consegna dei certificati di analisi alle aziende): a salvaguardia del prestigio delle aziende, inoltre, non viene reso noto al pubblico il nome dei partecipanti ma esclusivamente quello delle aziende vincitrici.
Alla fase finale di questa edizione, sono state ammesse 147 birre provenienti da tutte le regioni italiane che si sono contese varie tipologie di premi: dal premio Eccellenza (per la birra che fra tutte ha ottenuto il punteggio più alto) ai premi per la prima classificata per area geografica (Nord, Centro, Sud ed Isole), dai premi in base agli stili al premio speciale per il design più accattivante.
A livello di regioni, quest’anno il podio spetta all’Umbria, con 6 birrifici premiati, seguita dalla Campania con 3, quindi Sardegna, Trentino Alto Adige, Marche, Piemonte e Sicilia con 2: con 1 birrificio premiati Lazio, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Lombardia e Veneto.
Dopo la proclamazione dei vincitori svoltasi la scorsa settimana presso la sala consiliare del Comune di Deruta, la cerimonia di premiazione si terrà a Roma, presso la Sala Cavour del Ministero delle Politiche Agricole, Sovranità Alimentare e Foreste, giovedì 22 giugno alle ore 11.
Come abbiamo avuto modo di sottolineare in diverse occasioni, dopo l’inevitabile flessione registrata nel biennio 2020-2021 e provocata dalla pandemia, i segnali di ripresa per il settore si sono registrati a partire dallo scorso anno, con un netto incremento del numero di aziende che operano lungo tutta la filiera: come evidenzia l’ ‘Annual report di Assobirra infatti si è raggiunta la quota record di 1085 birrifici operativi in Italia.
In Umbria (dove è nato il premio Cerevisia), come nelle altre regioni italiane, ad esempio, i microbirrifici stanno conoscendo una fase di consolidamento dopo la crescita di qualche anno fa: al 2022 risultano iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio regionale 35 birrifici.
Di rilievo la presenza di un numero in costante aumento di giovani attivi nel settore: il contest nasce prevalentemente proprio per sostenere questi imprenditori dato che la birra, oltre ad essere sinonimo di convivialità, è anche ricchezza per il tessuto economico italiano e per l’industria agroalimentare. Per questo va supportata e valorizzata affinché la filiera brassicola artigianale della penisola continui a crescere e a farsi conoscere ed apprezzare anche all’estero.