Che cosa sono le pastry stout? E dove è nato questo nuovo stile di birra decisamente fuori dagli schemi tradizionali?
Abbiamo sottolineato di recente come al perfezionamento qualitativo delle birre artigianali lavorino parallelamente due mondi assai diversi fra di loro, quello degli scienziati e dei mastri birrai. Due universi distinti, certo, le cui scoperte però s’intrinsecano e confluiscono in modo virtuoso, apportando numerosi vantaggi gustativi e olfattivi agli appassionati dell’antica bevanda.
Per quanto riguarda invece la creatività degli artigiani della birra, questa non cessa mai di stupire, dando vita a nuovi stili, o sotto stili, derivati da alcune delle tradizioni birrarie più antiche e celebri d’Europa: questo è il caso delle innovative ‘pastry stout’, di matrice statunitense, ma di derivazione britannica essendo rivisitazioni di due icone d’oltremanica quali le birre stout e le porter, con le prime che sono quelle maggiormente prese in considerazione per realizzare questa tipologia di bevanda.
La prima parte del nome della birra in questione, nasce con una valenza negativa: il termine ‘pastry’, infatti, si traduce con ‘stucchevole’ e, in questo caso, è usato proprio per indicare delle birre con un’importante componente dolciastra. Proprio per questo motivo, sono simili nell’aroma e nel sapore ai dessert.
Con ogni probabilità, si tratta di rivisitazioni più adatte a chi preferisce le bevande maltate a quelle luppolate e gli aromi decisi che ricordano quelli delle tradizionali birre scure sopra citate, delle quali, inoltre, replicano l’elevata gradazione alcolica e la schiuma densa e sottile.
L’elevato grado di dolcezza, è dato dall’aggiunta d’ingredienti che richiamano alla mente snack dolci, torte e gelati: nella maggior parte dei casi si tratta di sciroppo d’acero, marshmallow e frutti secchi quali la nocciola e le noci, ovvero prodotti di uso comune nelle case americane.
Da qualche tempo però, soprattutto in Europa, vengono proposte anche con l’aggiunta di cioccolato e, considerando che Stout e Porter sviluppano importanti sentori di cioccolato e caffè grazie ai malti utilizzati, appare una conseguenza naturale che alcuni mastri birrai abbiano pensato di utilizzare tale ingrediente: questo primo esempio potrebbe invogliare alcuni produttori a riproporle utilizzando altri ingredienti tipici soprattutto della pasticceria europea come la crema e la vaniglia.
Guardando invece ad uno dei passaggi più importanti nella preparazione della ‘pastry stout’, bisogna sottolineare come la bevanda venga arricchita con altri elementi quali numerose botaniche e varie spezie: per questo motivo, la gamma di profumi e sapori che si può ottenere è pressoché illimitata.
Questo tipo di preparazione deve essere effettuata senza però mai perdere di vista l’equilibrio organolettico (con questo s’intende che tutti gli elementi presenti nella ricetta devono essere percettibili distintamente all’olfatto e al gusto), indispensabile sia nell’arte della birra che in quella della pasticceria.
Data l’evidente stravaganza di questa riproposizione di due iconiche birre scure, si può facilmente immaginare che tale bevanda potrà attirare, soprattutto, la curiosità delle nuove generazioni, spinte dal desiderio di sondare territori inesplorati e di far raggiungere nuove frontiere al movimento brassicolo mondiale: si tratta, in sostanza, della ‘craft beer revolution’ di cui abbiamo parlato varie volte.
Pastry stout che infatti, senza dubbio, dimostrano, ancora una volta, come uno degli aspetti più interessanti del palcoscenico birrario artigianale internazionale sia la sua continua evoluzione, che spesso procede a velocità impressionanti: questo grazie sia all’inventiva dei giovani mastri birrai che alle nuove scoperte scientifiche, le quali stanno contribuendo anch’esse allo sviluppo del settore.
Come dimostra questo caso, può accadere che uno stile originario di una specifica regione venga adottato e modificato da una diversa cultura brassicola secondo il gusto dei suoi consumatori (adattamenti che spesso nascono in maniera del tutto naturale): questo origina un’infinità di nuove ricette che potrebbero, sulla carta, fidelizzare all’antica bevanda un numero sempre maggiore di persone in tutto il mondo.