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Miltonduff, il whisky scozzese così raro che… non esiste (e non sa di torba)

Fra i pochissimi “scotch” non torbati, il whisky della distilleria scozzese Miltonduff non viene imbottigliato e venduto ufficialmente, perché gran parte della produzione è usata per dare corpo al noto Ballantine’s. Si trova solo in edizioni limitatissime (a caro prezzo).


Miltonduff è un whisky scozzese con una particolarità: non è torbato, a differenza di quasi tutti gli “scotch”. Lo abbiamo visto nei giorni scorsi al Whisky Festival Veneto e le possibilità di poter assaggiare questo particolarissimo whisky sono davvero rare. La distilleria Miltonduff è infatti di proprietà del colosso multinazionale Pernod Ricard (attraverso la controllata Chivas) buona parte della sua produzione viene impiegata sin dal 1936 per dare corpo al blend di Ballantine’s, diffusissimo scotch di proprietà dello stesso gruppo.

 

Non esistono quindi imbottigliamenti ufficiali di Miltonduff, ma soltanto alcune edizioni limitatissime destinate a un pubblico molto ristretto di (facoltosi) appassionati. L’ultima release, distillata nel 2008 e con gradazione alcolica 54,4% vol., è stata rilasciata in sole 77 bottiglie, vendute a 250 euro.

Solo 77 bottiglie per l’ultima release di Miltonduff

Questo whisky è invecchiato in due fasi, con la seconda che avviene in botti ricavate dai legni di botti di cherry smontate e tagliate. Viene presentato come un whisky single malt, sigle cask “abbastanza carnoso, pieno in bocca”. Senza dubbio un prodotto esclusivo.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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