HomePassione BarmanLe basi per inventare un cocktail: i twist on classics

Le basi per inventare un cocktail: i twist on classics

Imparare le basi per un bartender non è così semplice e scontato come si può immaginare, spesso si sottovaluta l’importanza di conoscere e praticare tutte le tecniche di miscelazione, iniziando dalle basi per comprendere effettivamente il punto da cui tutto parte.

La conoscenza dei prodotti merceologici, e la padronanza delle attrezzature per un bartender sono competenze fondamentali per poter miscelare cocktail, ma ancor più importante è lo studio delle ricette più semplici, e sicuramente anche quelle più conosciute e richieste.

Il primo ricettario di cocktail che ogni barman e barlady deve conoscere e tenere sempre nel suo back office del banco bar, è quello codificato dalla International Bartender Association, IBA, che ormai da più di 50 anni racchiude le ricette dei cocktail mondiali, intesi come i cocktail che dovrebbero avere una costante replicazione in ogni parte del mondo.

L’importanza di conoscere queste ricette, è data dalla possibilità di miscelare i cocktail classici per poi scomporli e capire come si compongono (base alcolica, parte acida, parte aromatica e correttore), e comprendere in quali parti devono essere miscelati per raggiungere l’equilibrio all’interno di un cocktai. L’obiettivo di ogni bartender però, resta comunque quello di poter dar sfogo al proprio estro, proponendo ai clienti alcuni cocktail di propria invenzione che lascino senza fiato.

La tecnica consigliata per i barmen e le barlady che le prime volte vogliono cimentarsi nell’invenzione di un cocktail, è quella di seguire le linee guida di un cocktail mondiale per modificarlo leggermente; queste preparazioni di cocktail sono chiamate Twist on Classics.

barman, cocktail Twist on Classic

Il Twist on Classic è un drink che prende ispirazione da un cocktail già inventato e conosciuto e che però ha una texture differente, ovvero un sapore che lo contraddistingue dal cocktail originale e che spesso rispecchia la personalità di chi lo ha inventato. Una variante sul cocktail originale che tutti i bartender di questo mondo ambiscono a fare perché è il primo passo ed il modo più semplice per dare spazio al proprio estro e modo di miscelare.

Per creare dei Twist on Classic si possono seguire varie regole, le quali porteranno tutte ad un risultato eccellente se seguite alla lettera, utilizzando le giuste dosi e le di tecniche appropriate.

Il primo modo per fare un Twist on Classic è quello di utilizzare nella sua completa struttura la ricetta del cocktail originale per cambiare solo uno spirito, un liquore o uno sciroppo che quindi conferirà al drink finale un gusto nuovo e inaspettato, come ad esempio preparare un Gin Fizz utilizzando lo sciroppo alla cannella invece del classico sciroppo di zucchero;

In alternativa alcuni bartender preferiscono prendere ispirazione da una ricetta classica e “twistarla” modificando in toto gli ingredienti, ma mantenendo la sua struttura, utilizzando le dosi e la tecnica del drink originale, conservando anche il bicchiere di servizio, quindi per trasformare un Gin Fizz completamente, si potrebbe utilizzare la vodka invece del gin, lo sciroppo di cannella, il succo di limone e la soda al pompelmo, servendo il drink in bicchiere Highball; in fine il metodo che più colpisce è quello di aggiungere alcuni ingredienti che inizialmente non compaiono nel cocktail classico, e che quindi sarà compito e merito del barman o della barlady comprendere se il gusto finale sarà azzeccato.

Se si leggono bene le ricette di alcuni drink classici si può comprendere bene quello che avete appena letto, proprio perché già da anni i bartender più forti del mondo hanno creato nuovi cocktail semplicemente modificandone alcuni già esistenti, si pensi ad esempio al Gibson che non è altro che un Dry Martini con la cipollina al posto dell’oliva verde, oppure il French 75 che è un Gimlet con top ci Champagne, oppure ancora più evidente il Negroni che nasce da un buonissimo e stimatissimo Americano.

Roberto Radaelli
Roberto Radaelli
Bar manager & fondatore di Alchimista. Da anni nel settore dei bar e della ristorazione, ho deciso di approfondire il curioso mondo dei cocktails e della miscelazione. Grazie a questa passione ho avviato un’accademia professionale per barman e una società di consulenza, per trasmettere e tramandare con i miei collaboratori, tutti i segreti e le conoscenze apprese durante questi anni di studio, ricerca e lavoro, e quello che banalmente ed erroneamente molti chiamano Mixology. Preparazioni homemade, cucina liquida e food pairing, dagli sciroppi ai bitter, merceologia di settore, oltre agli innumerevoli liquori e idroalcolati che si possono creare con le spezie, frutta e verdura che la terra ci mette a disposizione.

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