È uscita la “guida Street Food 2025” edita da Gambero Rosso che recensisce ben 630 realtà, negozi, botteghe e chioschi, ma anche pizzerie, trattorie e ovviamente punti attività itineranti ai quali è dedicata una specifica parte finale chiamata “street food on the road”.
La filosofia della guida viene ben descritta dalla sua curatrice, Pina Sozio, è quella di segnalare in particolare le realtà che offrono qualità al giusto prezzo nell’ambito delle proposte “con radici popolari da preservare”.
Si tratta della decima edizione di questa guida che comprende un campionario di sapori decisamente ampio che va anche ben oltre quelli di tradizione italiana: kebab, tacos e burritos tra gli altri, si affiancano infatti a tigelle, piadine, supplì, arancini, porchetta, trippa e a tutte le altre specialità tipiche del mangiare povero e di strada italiano, ormai sempre più mescolate e svincolate dalla loro regione o zona d’origine regionale e che possono esser gustate un po’ in tutta Italia.
Per ogni regione è decretato un campione regionale ed è stato assegnato anche un premio “Street food on the road” 2025 che è andato all’Abruzzo con “La Bracevia a tutta pecora” che partecipa a fiere ed eventi con una 500 gialla attrezzata con i bracieri allungati tipici degli arrosticini, sfornandone dunque a ciclo continuo. Un altro premio speciale attribuito è stato quello dello Street Food da Chef, un riconoscimento dedicato a un cuoco che nel suo menu di fine dining ha rielaborato il cibo di strada.
Il riconoscimento è andato a Gianfranco Pascucci di Pascucci al Porticciolo (una stella Michelin a Fiumicino), che apre il suo percorso gastronomico con un “paninetto da spiaggia” cotto al vapore e farcito con un burger di palamita, maionese di macchia e salsa ponzu ricavata dagli scarti del pesce. Rispetto all’edizione precedente, accanto alle insegne storiche, fanno il loro ingresso nella guida 129 nuove attività imprenditoriali.
