È stata presentata in anteprima nelle scorse settimane a Rimini al Salone italiano della gelateria e della pasticceria, la guida alle Gelaterie del gambero Rosso edizione 2024.
Il settore del gelato sta vivendo un’epoca di straordinario incremento, che lo ha ormai definitivamente slegato dal periodo estivo cui una volta era tradizionalmente associato; ora il gelato si mangia tutto l’anno, forse anche grazie al grande lavoro fatto dai gelatai per ricercare nuove formule e nuovi ingredienti, sempre con una grandissima attenzione alle materie prime. Sono ormai una realtà diffusa gelati sempre più “inclusivi”, che offrono opportunità anche a chi è intollerante a lattosio, saccarosio o glutine.
Anche la varietà dei gusti è sempre maggiore, con la riscoperta locale di antiche varietà di frutta che rendono unici i gusti di alcune gelaterie e di alcune zone d’Italia.
Poi la fantasia e l’”avvicinamento al limite” ha portato la gelateria a una vera e propria contaminazione con quella che è la tradizione culinaria italiana; in questo senso son sempre più frequenti nuove proposte come il gelato al ceci, ai peperoni, al parmigiano, e tanti altri gusti salati che, nelle località costiere, arrivano ad esser legati al pesce, come per esempio avviene per il gusto ai ricci di mare.
550 sono le gelaterie presenti nella pubblicazione, ben 78 più dello scorso anno. La consistenza di questo settore è stimata dalla guida, giunta alla sua ottava edizione, in quattro miliardi di euro di fatturato che generano occupazione per più di 100.000 persone.
Sempre maggiore la presenza femminile a differenza di quanto accadeva fino a qualche anno fa, e lo testimonia anche il fatto che il premio di “gelatiera emergente” è andato appunto a una donna, Taila Semeraro che dopo una laurea in economia a Milano ha deciso di tornare in Puglia rilanciando la gelateria di famiglia dopo aver avviato un’attività tutta sua.
Le regioni più ricche di gelaterie con tre coni, che sono la massima valutazione assegnata dalla guida, sono Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio e Veneto.
