HomeSicurezza sul lavoroFormazione come tutela, non come problema

Formazione come tutela, non come problema

Formazione dei dipendenti utile e necessaria.

La sicurezza nei luoghi di lavoro è fondamentale e la falsificazione degli attestati di formazione mette a rischio l’incolumità dei lavoratori.

Troppo spesso nel mondo del lavoro la formazione è vista come una perdita di tempo, come un problema da risolvere, il quale appare più comodo aggirare piuttosto che affrontare con i giusti strumenti al fine di evitare guai futuri.

In merito a ciò, la Corte di Cassazione ha affrontato il problema dei datori di lavoro che attestano falsamente la partecipazione dei loro dipendenti ai corsi di formazione sulla sicurezza.

La sentenza numero 32261, emessa il 17 aprile 2023, ha stabilito che chiunque falsifichi tali attestati, in connivenza con i docenti incaricati di tenere i corsi, commette un reato di falsità ideologica, punibile secondo l’articolo 483 del codice penale italiano.

Prendendo in esempio un caso specifico, la Corte d’appello ha confermato una precedente decisione del Tribunale che riteneva un datore di lavoro responsabile del reato, avendo falsamente attestato la partecipazione ai corsi di formazione di tre dipendenti. Questa sentenza ha messo in evidenza una pratica non solo scorretta ma anche illegale: la falsificazione di attestati di formazione.

Dalla sentenza emergono diversi punti chiave, tra cui la questione della falsità delle attestazioni. In questo contesto, la dimostrazione della falsità non richiede necessariamente una perizia grafologica. Nel processo, tutti i dipendenti coinvolti hanno negato di aver frequentato il corso, e il loro testimone è stato ritenuto inattendibile, soprattutto a causa del contrasto tra le sue dichiarazioni nelle fasi preliminari delle indagini e quelle durante il dibattimento.

Un altro tema trattato dalla Cassazione riguarda il dolo, ossia la consapevolezza del reato. In questo caso, il datore di lavoro non aveva fornito alcuna specifica sulla verifica dell’effettivo svolgimento dei corsi. Inoltre, i dipendenti non conoscevano il docente, il che sollevava ulteriori interrogativi sulla veridicità delle attestazioni.

Questa sentenza è sicuramente scoraggiante per tutti coloro che potrebbero essere tentati di falsificare attestati di formazione per i propri dipendenti. La sicurezza nei luoghi di lavoro è fondamentale e la falsificazione di attestati mette a rischio l’incolumità dei lavoratori. La sentenza sottolinea l’importanza di una condotta etica e legale in materia di formazione e sicurezza sul lavoro.

Per concludere, la sentenza di cui abbiamo parlato in questo articolo, sottolinea le responsabilità del Datore di lavoro e dei soggetti formatori così come di recente sottolineato dalle nuove modifiche introdotte con il Decreto Lavoro. La falsificazione di attestati di formazione non solo è moralmente condannabile ma anche un reato punito dalla legge.

Per maggiori informazioni sui nostri servizi di sicurezza, potete visitare il nostro sito internet www.grupporemark.it mentre per domande specifiche su questo e altri argomenti, potete mandare una mail a info@grupporemark.it

Saremo lieti di assisterti e rispondere a tutte le tue domande.

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