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Cocktail e cinema: i drink di James Bond. Iniziamo dal Mojito

Cocktail e cinema, la nuova rubrica di ApeTime, per qualche puntata sarà dedicata a James Bond. Che non è sinonimo solo di Martini e Vesper. Molti cocktail infatti hanno acquisito celebrità al cinema grazie alla saga di 007.

cocktail mojito Il Mojito lo avevamo già visto in Licenza d’uccidere. E lo ritroviamo nel 2002 nel ventesimo film della saga, La morte può attendere.

La quarta pellicola dell’era Pierce Brosnan renderà attualissimi da una parte il Mojito, dall’altra il personaggio di James Bond, in missione in Corea del Nord per sgominare un traffico d’armi.

Il film
La vicenda inizia male per 007. Smascherato e imprigionato, Bond sconta un anno di tortura e detenzione in Corea del Nord.
Una volta evaso, viaggia alla ricerca del nemico per Hong Kong, Cuba e Londra, fino a giungere in Islanda dove, in un palazzo del ghiaccio, è stato nascosto un sofisticato congegno che utilizza l’energia solare per distruggere il mondo, voluto dal perfido Graves. Ed è qui che Bond ritrova l’affascinante Jinx (Halle Berry), conosciuta a Cuba. E, in una scena mitica, le offre un Mojito. Finale del film a lieto fine, of course.

rum fizzy Il Mojito

Il Mojito è nato a Cuba. Leggenda vuole che risalga addirittura alle fine del 1500 e che sia stato ideato da Francis Drake, corsaro inglese che sconfisse l’Invincibile Armata spagnola, per curare la dissenteria dell’equipaggio. Gli ingredienti del suo drink? Aguardiente (chiamato anche tafia), zucchero di canna, succo di lime e foglie di menta. Per altri invece fu un suo cugino sottoposto, Richard Drake, a idearlo. In ogni caso, la ricetta si diffuse con il nome di El Draque in Colombia, Messico e Venezuela, insomma in tutti paesi saccheggiati dal pirata della regina.

cocktail mojito Il Mojito come lo conosciamo noi oggi risalirebbe invece alla seconda metà dell’Ottocento.
La sua nascita è legata alla storia di Facundo Bacardi Massò che, con l’aiuto del franco-cubano José Leòn Boutellier, nel 1855 introdusse un nuovo sistema per produrre rum dal succo di canna da zucchero. Molto più raffinato, morbido e aromatico dell’aguardiente, questo primo rum bianco venne chiamato Bacardi in omaggio al suo inventore. Quando iniziò a essere usato per preparare El Draque, prese il nome di Mojito.
È diventato famoso nel secolo scorso per merito di Ernest Hemingway, che lo ordinava spesso a La Bodeguita del Medio, locale aperto nel 1942 da Angel Martìnez nel cuore dell’Avana vecchia. Ignorato negli anni Sessanta, il Mojito è tornato di moda negli anni Ottanta ed è stato rilanciato da 007 nel 2002.

Cocktail e cinema: nelle prossime puntate, tutti gli altri drink di James Bond

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Nicole Cavazzuti
Nicole Cavazzuti
Mixology Expert è giornalista freelance, docente e consulente per aziende e locali. Ha iniziato la sua carriera con il mensile Bargiornale e, seppur con qualche variazione sul tema, si è sempre occupata di bar, spirits e cocktail. Oggi scrive di mixology e affini su VanityFair.it e Il Messaggero.it. Chiamata spesso come giudice di concorsi di bartending, ha ideato e condotto il primo master di Spirits and Drinks Communication. Da novembre 2019 è la responsabile della sezione bere miscelato del nostro ApeTime Magazine. Per 15 anni è stata la prima firma in ambito mixology del mensile Mixer, organo di stampa della FIPE, per il quale ha ideato diverse rubriche, tra cui il tg dell'ospitalità (Weekly Tv) e History Cocktail, ancora attive e oggi in mano agli ex colleghi di redazione.

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