Il 5 giugno è stata celebrata la giornata mondiale dell’ambiente, istituita nel 1972 a seguito della conferenza di Stoccolma, una delle prime occasioni in cui si sollecitarono i governi e le organizzazioni legate alle Nazioni unite a sensibilizzare e responsabilizzare sulle tematiche ambientali.
E la giornata istituita serve proprio a questo, per essere occasione per riflettere su questi temi, per riaffermare la preoccupazione e incoraggiare la conservazione e il miglioramento dell’ambiente.
Nell’occasione Coldiretti ha diffuso uno studio nel quale si evidenzia come il 28% del territorio italiano sia a rischio di desertificazione per effetto della crisi climatica, che crea anche un numero sempre maggiore di eventi estremi, già 908 nei primi mesi del 2024 (per lo più nubifragi, ma anche grandinate e tornado, dati Ispra Eswd).
E l’altra faccia della medaglia degli eccessi di precipitazione sono le siccità, grave in particolare ancora la situazione del Sud, mentre al nord gli ultimi 12 mesi hanno contribuito parecchio a risanare una situazione siccitosa che si prolungava da anni. Tuttora invece in particolare in Sicilia ma anche in Sardegna, Puglia e Basilicata vi sono grosse carenze idriche che hanno ripercussioni sia sulla gestione delle stalle sia sull’irrigazione e sulle coltivazioni.
Particolarmente pesante in questo inizio d’anno in particolare il dato della temperatura media, risultato di 1,8 superiore alla media del periodo.
“L’agricoltura italiana è l’attività economica che più di tutte le altre – ricorda una nota Coldiretti – vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm ma servono anche investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno”.
