HomeCocktail RicetteDistillation history: cachaca, dalla indipendenza del Brasile alla Caipirinha

Distillation history: cachaca, dalla indipendenza del Brasile alla Caipirinha

La cachaca è il distillato nazionale del Brasile, ma è nota anche da noi per il fatto di essere l’ingrediente fondamentale della Caipirinha, cocktail popolarissimo in ogni angolo del mondo.

Come il rum, è prodotta con la canna da zucchero (di cui il Brasile è il principale produttore mondiale), anche se presenta delle specificità legate alle caratteristiche organolettiche del territorio di origine.

Le origini della cachaca risalgono al 1640 circa, all’epoca del colonialismo portoghese, quando i conquistatori europei importarono in Brasile la canna da zucchero e le nozioni sulla distillazione. Il nome deriva dal termine portoghese “cagaca“, che identifica la schiuma che si forma sulla superficie dello zucchero di canna in fermentazione; originariamente però – come riporta Fulvio Piccinino nel suo libro “Saperebere” – fu chiamata pinga.

La cachaca ebbe peraltro un ruolo anche nelle rivolte che portarono, nel 1822, alla Dichiarazione d’Indipendenza del Brasile: verso la metà del 1600, infatti, i portoghesi imposero pesanti tasse sulla produzione del distillato, nel timore che la sua diffusione potesse frenare le vendite di acquavite di vino del Portogallo. Questo contribuì a far crescere il sentimento nazionale nella popolazione brasiliana e il risentimento nei confronti dell’imperialismo portoghese, tanto da fare assurgere la cachaca al ruolo di simbolo delle lotte per l’indipendenza.

La produzione della cachaca

A dispetto della lunga storia di questo distillato, la sua produzione è regolata da disciplinari solo dal 2003. Anche se sul vasto territorio brasiliano esistono ancora innumerevoli piccole distillerie nelle quali, più che sui disciplinari, la produzione è regolata in base ad antiche tradizioni familiari.

Una volta estratto il succo dalla canna da zucchero (che viene raccolta due volte all’anno), questo viene fatto fermentare con lieviti specifici (il “fermento caipira”) per un periodo variabile fra le 36 e le 72 ore. Quindi il mosto (chiamato “vinho”) viene distillato per ottenere un prodotto fra i 68 e i 70 gradi alcolici. La cachaca può essere affinata facendola invecchiare per un perodo fra uno e 10 anni in botti di legno.

Fino a qualche anno fa dalle nostre parti – come nota ancora Piccinino – si trovava esclusivamente cachaca di produzione industriale, utilizzata esclusivamente in miscelazione. Oggi sono disponibili anche più raffinati prodotti artigianali (cachaca artesanal) dal breve o medio invecchiamento, sebbene il consumo liscio di questo distillato resti poco diffuso in Europa, a differenza che nel Paese d’origine.

Cocktail Caipirinha La ricetta della Caipirinha

Tecnica:
Muddle

Bicchiere:
Old fashioned

Ingredienti:
60 ml cachaca
1 lime tagliato a spicchi
4 cucchiaini zucchero di canna bianco

Preparazione:
Mettere il lime e lo zucchero nel bicchiere e pestare delicatamente, quindi riempire il bicchiere con ghiaccio tritato e aggiungere la cachaca, infine mescolare delicatamente.

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Stefano Fossati
Stefano Fossati
Redattore del tg Bluerating News, collaboratore delle testate economiche di Bfc Media, di Mixer Planet e naturalmente del Magazine ApeTime.

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